Ventiduesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Bologna, 23-25 novembre 2018

 

Abstracts

Federico Lanzellotti (Bologna)
«Eine vortreffliche schöne Serenada»: “L’Euleo festeggiante” di Giovanni Bononcini

La serenata L’Euleo festeggiante nel ritorno d’Alessandro Magno dall’Indie è annoverata tra le primissime composizioni drammatiche realizzate da Giovanni Bononcini (Modena, 18 luglio 1670 – Vienna, 9 luglio 1747) per la corte asburgica. Essa venne eseguita il 9 agosto 1699 nei giardini del Palazzo della Favorita di Vienna per celebrare il ventunesimo genetliaco di Giuseppe I, figlio di Leopoldo I e futuro imperatore dal 1705 al 1711.

Il libretto a stampa della prima messa in scena riporta i dettagli di uno spettacolo ricco ed articolato, regale dono della sovrana Wilhelmina Amalia al marito Giuseppe I. La fastosa scenografia, realizzata dall’ingegnere di corte Ludovico Burnacini – e di cui il libretto riporta l’accurata incisione di uno dei più noti miniatori dell’epoca, Johann Ulrich Kraus – prevedeva un sontuoso palazzo edificato sopra un’isoletta all’interno della peschiera. La musica di Bononcini sarebbe stata il riflesso conforme a tale magnificenza, in una sgargiante varietas vocale e strumentale. Alla serenata fece seguito un Ballo di capitani macedoni e dame persiane, con musiche di Johann Josef Hoffer, compositore di musiche per balli alla corte asburgica.

La serenata appare come un lavoro di notevoli proporzioni, decisamente più ampio delle serenate composte da Bononcini a Roma per le famiglie de La Cerda e Colonna nell’ultimo decennio del Seicento. È prevista, inoltre, un’ampia e ricca orchestra comprendente, oltre agli archi, anche flauti, oboi, fagotti e trombe (dettagliatamente documentata dall’incisione di J. U. Kraus) e dieci cantanti impegnati in parti di notevole impegno vocale.

L’Euleo festeggiante ebbe una particolare fortuna, decisamente inusuale nell’ambito dell’occasionalità che contraddistinse i lavori celebrativi realizzati per la corte viennese di Leopoldo I e Giuseppe I. Nello stesso anno della première viennese, la serenata fu replicata a Bologna «per tratenimento della Nobiltà» (di tale evento è testimonianza un libretto a stampa, conservato in tre esemplari a Bologna e a Cambridge) e fu poi protagonista di un singolare travestimento in forma di oratorio operato dal padre domenicano Gianalberto Bianchi, che trasse dalla poesia della precedente serenata il libretto dell’oratorio La città di Sion festeggiante nel ritorno di Davide dalla valle di Raffaim (Bologna, 1702).

L’intervento propone un’analisi delle caratteristiche principali dell’Euleo festeggiante. Essa è condotta attraverso un confronto con le altre opere composte da Giovanni Bononcini tra il 1699 ed il 1711 per celebrare compleanni, onomastici e vittorie militari durante l’impero di Leopoldo I e di Giuseppe I d’Asburgo e mediante lo studio delle dettagliate partiture manoscritte oggi conservate nell’Österreichische Nationalbibliothek di Vienna.

La relazione si focalizza in particolare sulle scelte strumentali e timbriche del compositore, sulle relazioni tra il testo poetico adespoto e la musica bononciniana, nonché su alcune peculiarità codicologiche e grafiche riguardanti la preziosa partitura manoscritta oggi conservata nell’Österreichische Nationalbibliothek di Vienna e proveniente dalla prestigiosa collezione musicale dell’imperatore Leopoldo I, la sua Schlafkammerbibliothek.