in collaborazione col 
Dipartimento delle Arti Alma Mater Studiorum — Università di Bologna  

Ventiduesimo Incontro 
dei Dottorati di Ricerca in Discipline musicali

sabato 26 maggio 2018, ore 10,30-13,15 e 14,45-17,15
Laboratori delle Arti
Bologna, piazzetta P. P. Pasolini 5b (via Azzo Gardino 65)

 

Abstracts

 

Larss Magnus Hvass Pujol (Milano)
Tributi musicali durante il secolo XIX in S. Pietro
per la discesa della Madonna di san Luca dal Monte della Guardia in Bologna
 

Verso la metà del Quattrocento l’icona venerata nella chiesa posta sul Monte della Guardia a sud-ovest di Bologna si rivestì di una nuova carica simbolica, legandosi alla leggenda che la voleva dipinta da san Luca e portata da Costantinopoli da un pellegrino. La leggenda sembra nascere dal giureconsulto Graziolo Accarisi, che al Consiglio degli Anziani propose di utilizzare l’immagine sacra nelle processioni indette per superare le carestie bolognesi del 1433. Cominciò così l’intenso culto popolare della Madonna di san Luca, che si mantiene ancora oggi molto forte presso la citta-dinanza e le istituzioni bolognesi.

L’icona veniva, ogni anno la mattina della domenica quinta dopo Pasqua o il sabato precedente, portata processionalmente dal colle alla città, dove risiedeva tradizionalmente nella cattedrale di S. Pietro tra intensissime mostre devozionali e celebrazioni liturgiche fino al giovedì successivo, quando di nuovo veniva riportata alla Guardia. Una maniera di dimo- strare la dedizione delle autorità civili e della Chiesa alla devozione dell’immagine consisteva nell’impiegare un gran numero di musicisti per i principali avvenimenti, soprattutto liturgici, durante le visite della Madonna, e di commissionare anche nuove musiche per tali occasioni: in cattedrale, in particolare, una messa solenne in musica la domenica all’arrivo e una giovedì alla partenza, con in mezzo la celebrazione delle rogazioni minori che duravano tre giorni e che prevedevano messe, uffici e altre celebrazioni spirituali nelle quali la musica aveva un ruolo molto importante.

Testimonianza di queste celebrazioni è l’importante fondo Azienda Rogazioni minori, conservato nell’Archivio generale arcivescovile di Bologna. Esso conserva anno per anno, dal 1799 al 1968, la documentazione riguardo a spese, avvisi e decisioni appartenenti all’Azienda Rogazioni minori della B.V. di san Luca, incaricata di gestire tutto l’occorrente per le celebrazioni: tra le spese anche quelle musicali, che ci permettono di individuare l’uso della musica polifonica in ogni singola celebrazione in S. Pietro. Esse potevano contare sulla sola presenza di un organista, su quella dei chierici cantori o anche su gruppi vocali e strumentali di considerevole ampiezza. Questi ultimi sono descritti in grande dettaglio per i primi decenni dell’Ottocento, all’epoca in cui maestro di cappella in cattedrale era Ignazio Fontana: di proprio pugno annotò tutti i musicisti, col rispettivo compenso, impiegati in ciascuna celebrazione, permettendoci di capire il ruolo della musica corale con orchestra nelle funzioni bolognesi della prima età contemporanea.

Parallelamente, il Fondo musicale del Capitolo della cattedrale di Bologna, conservato sempre presso l’Archivio generale, conserva diversi componimenti scritti espressamente per le visite della Madonna di san Luca da autori come Luca Antonio Predieri, Ignazio Fontana e Giovanni Tadolini, e altre sono facilmente ascrivibili alle celebrazioni. Assieme a queste testimonianze ecclesiastiche, è da notare una raccolta di 21 manoscritti con musiche per la banda cittadina datati tra gli anni ’50 dell’Ottocento e il 1903.