Diciottesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Bologna, 21-23 novembre 2014

 

Abstracts

Massimiliano Guido (Montréal)
Contrappunti bestiali alla mente: esperienze d’oltreoceano sull’improvvisazione

In questa relazione presenterò i risultati di un metodo sperimentale d’insegnamento del contrappunto a livello universitario, condotti nell’ambito delle mie ricerche post-dottorali all’università McGill di Montreal (2011-2014). Negli Stati Uniti e in Canada l’insegnamento del contrappunto è per lo più un’attività su carta, astratta e mal recepita dagli studenti, che la considerano una lingua morta, come il latino. Ciò costituisce un paradosso con il metodo (o i metodi) che storicamente erano impiegati quando questa lingua era viva e costituiva la base del pensiero musicale colto.

Una delle fasi del progetto è coincisa con la preparazione, l’offerta e la valutazione di un corso sperimentale, dove le stesse competenze del corso tradizionale di contrappunto modale I sono state raggiunte dagli studenti con la sostanziale differenza di aver impiegato l’improvvisazione come principale canale d’apprendimento, sia durante le lezioni, sia per le esercitazioni giornaliere. I materiali sono stati raccolti dalla trattatistica rinascimentale e dai grandi autori come Lasso e Palestrina, con l’ausilio del manuale di contrappunto di Peter Schubert.

Nel mio intervento illustrerò anche il tentativo d’integrare “il modo antico” con il contemporaneo: parte del corso si è svolto con l’ausilio di programmi informatici e postazioni multimediali per facilitare gli studenti nell’esercizio giornaliero (SmartMusic e Audacity). Sorprendentemente, proprio la parte tecnologica è stata quella che ha avuto meno successo nelle valutazioni dei partecipanti.

Questo elemento, insieme al clima di particolare interesse, a tratti d’euforia, per l’atto pratico di creare linee contrappuntistiche alla mente, sarà oggetto della mia riflessione finale sull’importanza di riportare l’improvvisazione storica nel piano di studio non solo degli esecutori, ma anche dei musicologi che si occupano di repertori nei quali essa era un elemento fondamentale e insostituibile del processo educativo e dello sviluppo del linguaggio musicale.