Nicola Scaldaferri (Milano)
Giovanni A. Cestino (Pavia Cremona)
Cathy Berberian: nuove prospettive di studio a trent’anni dalla scomparsa

Nel panorama dei grandi interpreti del Novecento, la singolare attività di Cathy Berberian (1925-1983) rappresenta uno dei casi artistici più significativi: protagonista del contesto culturale e artistico del suo tempo, Berberian fu dedicataria o ispiratrice di opere composte da alcuni tra i maggiori compositori coevi, da Berio a Stravinskij, da Cage a Bussotti. Sebbene ampiamente celebrata, la sua versatilità intellettuale e musicale resta tuttavia un terreno solo in parte sondato dall’attività musicologica. I pochi studi finora condotti hanno tratteggiato la sua figura collocandola in una prospettiva storico-critica, mentre resta ancora tutta da compiere una puntuale ricognizione e una mappatura delle fonti documentarie relative alla sua straordinaria attività interpretativa. Questo lo scopo delle ricerche condotte in parallelo da Nicola Scaldaferri e Giovanni A. Cestino, che, all’interno di un piano d’azione coordinato, indagano momenti e aspetti diversi della sua parabola artistica.
L’indagine di Nicola Scaldaferri si concentra principalmente sull’esperienza italiana ed europea della Berberian, in particolare sul ricco panorama milanese degli anni Cinquanta e Sessanta, nonché sulla ingente documentazione conservata presso la Radiotelevisione Svizzera Italiana, dove l’artista collaborò a memorabili produzioni audiovisive dal 1969 fino a pochi mesi prima della sua prematura scomparsa.
La ricerca di Giovanni A. Cestino affronta soprattutto la cospicua mole di materiali rimasti in USA in possesso della figlia Cristina (nata dall’unione della Berberian con Luciano Berio), ed in particolare le partiture annotate sia da lei che dai compositori con cui ha lavorato. Tali materiali, oltre al loro valore documentario, costituiscono un punto di osservazione privilegiato del rapporto compositore-esecutore la cui importanza supera quella del repertorio di riferimento; inoltre, essi offrono elementi utili per approfondire concetti sempre più discussi quali autorialità e co-autorialità, ancora in attesa di una piena valutazione del loro statuto teorico e, nel caso di interpreti quali Cathy Berberian, spesso da reinterpretare sulla base di un’adeguata indagine scientifico-filologica e documentaria.