in collaborazione col 
Dipartimento delle Arti Alma Mater Studiorum — Università di Bologna  

Ventitreesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Abstracts

 


STEFANIA RONCROFFI
 (Reggio nell’Emilia)

Un antifonario per i Templari di Reggio nell’Emilia?

Il manoscritto L74 della John Rylands Library di Manchester è un antifonario della seconda metà del secolo XIII, con notazione musicale quadrata su rigo rosso per il Fa e giallo per il Do. Riccamente miniato, contiene i canti per i Notturni, le Lodi, le Ore minori, e i Vespri delle festività celebrate nel periodo compreso tra aprile e novembre per il Proprio del tempo (dal sabato santo alla domenica XXV del tempo ordinario), dei santi (da san Marco a santa Cecilia), e per il Comune dei santi. Fu portato in Inghilterra dall’antiquario Guglielmo Libri, che lo vendette nel 1859 e, dopo essere passato per alcune collezioni private scozzesi, fu acquistato nel 1901 dalla John Rylands Library, dove è ora conservato. In base alle caratteristiche delle miniature, Giuseppa Zanichelli indica come luogo d’origine l’area emiliana, dove il manoscritto sarebbe stato confezionato intorno all’ottavo decennio del secolo XIII. La presenza di un ampio ufficio dedicato a san Prospero porta a ipotizzare una provenienza da Reggio nell’Emilia, tesi avvalorata dal fatto che l’ufficio in oggetto ha limitata diffusione: viene tramandato solo dal codice V (ms. XCVIII della Biblioteca Capitolare di Verona) del Corpus Antiphonalium Officii, ma si ritrova tuttavia in manoscritti reggiani di epoca successiva. Vari elementi portano poi a ipotizzare un’origine templare del manoscritto: il particolare rilievo riservato alla festa di san Bernardo corredata da un ufficio inedito, la presenza di festività dedicate a figure di santi venerati dai Templari, tra cui Gregorio Magno, i cavalieri Giorgio e Martino, l’arcangelo Michele. Si nota inoltre la presenza di miniature particolarmente cruente raffiguranti uccisioni e martirii, draghi e serpenti, figure orientaleggianti armate di falce o spade, la simbologia della stella a otto punte, della ruota a otto raggi e del fiore del lys. Anche la liturgia di cursus romano, che tuttavia si iscrive nell’ambito della tradizione benedettina e cisterciense, avvalora questa ipotesi e permette di spiegare la particolare devozione per san Bernardo unita a quella per il patrono cittadino Prospero. I Templari erano presenti a Reggio nell’Emilia almeno dalla metà del secolo XII: in città nel 1161 fu loro affidata la chiesa di Santo Stefano, che gestirono fino al 1312. All’epoca di confezione del codice è attestata l’attività di Giovanni da Reggio, precettore della domus Regia nel 1282. Nel suburbio la presenza dei Templari è documentata nella zona tra Rivalta e Puianello, e in particolare già nel 1144 era attiva la mansione della Mucciatella, da cui proviene un messale, ora conservato nell’Archivio Capitolare di Modena con la segnatura O.II.13, uno dei pochi volumi di certa provenienza templare di cui si abbia conoscenza.