Ventiduesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Bologna, 23-25 novembre 2018

 

Abstracts

Claudia Rita di Corcia (Bologna)
La didattica musicale nella televisione italiana degli anni Ottanta: il caso Vittorio Gelmetti

Sin dai suoi esordi la televisione si pone obiettivi di natura pedagogica: l’intento educativo è reso evidente dai programmi di alfabetizzazione, di divulgazione artistica e scientifica, nonché dalla programmazione specifica per fasce d’età. Da molti anni, inoltre, rappresenta un valido supporto alle materie scolastiche.

Fino agli anni Settanta l’educazione musicale risulta bistrattata dai programmi scolastici che tendono a relegarla nell’alveo delle materie facoltative: non solo, lo studio della musica non sembra avere lo stesso peso delle altre materie, e di questa disciplina si esalta spesso il carattere “ricreativo”. Nel 1977 l’educazione musicale entra a far parte delle materie scolastiche obbligatorie per i tre anni delle medie, ma questa importante legittimazione non basta per risollevare le sorti delle conoscenze musicali degli italiani. La questione – lungamente dibattuta sulla rivista di settore «Musica Domani» – non lascia indifferenti gli organi direttivi della Rai e, per questo motivo, nel 1979 si svolge un incontro, presieduto dall’allora direttore Rai Luciano Rispoli, nel quale si affrontano le problematiche relative all’utilizzo del mezzo televisivo per una corretta educazione musicale.

Le sollecitazioni poste in questa sede vengono accolte dal compositore Vittorio Gelmetti. Il compositore milanese ha una formazione nutrita da un grande studio personale, da autodidatta, che gli conferisce una posizione originale all’interno del panorama musicale italiano e che, probabilmente, gli ispira una grande dedizione nei confronti dell’attività didattica, critica e teorica. Per questo motivo Gelmetti si propone di offrire al pubblico un vero e proprio corso di educazione musicale, un corso che esuli dalla preparazione specialistica e che arricchisca le conoscenze degli spettatori: nasce, così, Tutto è musica, in onda dall’ottobre 1980 al gennaio 1981, in tredici puntate settimanali della durata di mezz’ora, trasmesse alle ore 18.00 sul secondo canale Rai.

Gelmetti, in primis, si scaglia contro il diffuso fenomeno dell’ascolto disattento, spesso fomentato dalla presenza massiccia della musica nei media che, talvolta, si appropriano della musica d’arte stravolgendone il significato e incrementando associazioni arbitrarie e fuorvianti, come nel caso dell’Ouverture Coriolano di Beethoven, indissolubilmente legata alla pubblicità dell’amaro Petrus. Per arginare questo fenomeno e per garantire una corretta fruizione della musica, il compositore offre ai suoi spettatori delle vere e proprie lezioni sugli elementi di base del linguaggio tecnico musicale, come il ritmo, la differenza tra il battere e il levare, gli intervalli. Ogni spiegazione è chiara e semplice, corredata da esempi di facile comprensione e una serie di ascolti guidati. L’autore, inoltre, non tralascia le questioni storiche e culturali relative alla musica, comprese le discussioni di quegli anni in àmbito pedagogico-musicale.