Giornata internazionale di studi
promossa dal «Saggiatore musicale»
e dal Museo della Musica di Bologna

Venerdì 29 settembre 2023, ore 10:30-13:00 – 14:30-18:00
Palazzo Aldini Sanguinetti  –  Sala eventi
Bologna, Strada Maggiore 34

Programma

Coordina Lorenzo Bianconi (Bologna)

Sergio Durante (Padova)
La ‘scuola bolognese’ fra storia e desiderio

Francesco Lora (Bologna – Siena)
I Filarmonici, Vittoria Tesi, Andreas Unterkofler:
riferimenti accademici e didattici di una ‘scuola bolognese’ del canto

Valentina Anzani (Bologna – Madrid)
Antonio Bernacchi e la cosiddetta ‘scuola di canto bolognese’

Davide Mingozzi (Bologna – Genova)
Una famiglia di cantanti bolognesi tra Sette e Ottocento: i Tibaldi

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Marzio Barbagli (Bologna)
Gli eunuchi, consiglieri del principe

Alessandro Cont (Trento)
L’onore in scena: rappresentazioni del patriziato di Bologna in Antico Regime

Andrea Zedler (Bayreuth)
Il fascino di Bologna: principi tedeschi ‘en tour’, per ingaggiar cantanti

José María Domínguez (Madrid)
Il Farinelli: nobiltà e storiografia tra Spagna e Italia

Programma della giornata in pdf.
Abstracts delle relazioni.

Siamo sicuri che sia esistita, nel Settecento, una ‘scuola di canto bolognese’? Nella storiografia musicale l’idea di una ripartizione per ‘scuole’ territoriali si rifà al modello invalso nella Storia dell’arte. Ma l’applicazione di questa categoria al dominio dell’arte dei suoni è problematica, dato che i modelli offerti all’imitazione di un giovane musicista sono assai meno legati a una specifica collocazione geografica. Le partiture ‘corrono’ più dei dipinti, e gli stili esecutivi circolano sulle gambe dei musicisti di successo, di teatro in teatro, a cominciare dai cantanti.

È verissimo che, grazie alla florida tradizione accademica e alla posizione geografica vantaggiosa, Bologna ha offerto occasioni propizie alla formazione del personale artistico per i teatri d’opera d’Italia e di mezza Europa. Insegnanti di canto illustri, maestri di cappella versati anche nel melodramma, impresari in cerca di cantanti di vaglia hanno alimentato in Bologna un rigoglioso mercato canoro. Viceversa, l’intensa attività teatrale promossa dalla nobiltà locale ha attirato in Bologna il fior fiore dei divi del teatro musicale, e con esso numerosi viaggiatori stranieri: la città è una tappa d’obbligo nel grand tour della nobiltà europea.

L’insegnamento del canto è svolto perlopiù su base individuale, in particolare per le donne: non esistono in Bologna strutture didattiche del tipo dei Conservatori napoletani. Di fatto, tuttavia, il ricco tessuto musicale della città assicura ai teatri d’Italia e d’oltralpe un cospicuo apporto di cantanti qualificati, sia per l’opera seria sia, man mano che il genere comico s’invigorisce nel corso del secolo, per l’opera buffa. Grazie a un rinnovato fervore nella ricerca biografica, intere dinastie di cantanti, in cui il mestiere si tramanda di padre in figlio o per matrimonio, si lasciano oggi ricostruire. E anche lo studio delle testimonianze iconografiche – a cominciare dalla quadreria raccolta da padre Giambattista Martini – ha rivelato l’importanza del fenomeno.

Se il dato socio-economico è palese, ben più incerta è la definizione di uno ‘stile’ di canto specificamente ‘bolognese’. La giornata di studi, che convoca studiosi italiani e stranieri di alta competenza, punta proprio a meglio definire il confine tra realtà storica e ideologia municipalistica, su un terreno sfuggente com’è quello dell’arte canora.  (l.b.)

Informazioni
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Contatti
Museo internazionale e Biblioteca della musica
Strada Maggiore 34, Bologna
tel. 051 2757711
www.museibologna.it/musica / museomusica@comune.bologna.it

Associazione culturale «Il Saggiatore musicale»
℅ Dipartimento delle Arti – Alma Mater Studiorum
www.saggiatoremusicale.it / saggiatoremusicale@saggiatoremusicale.it

Organizzazione – Società Cronopios
tel. 051 224420
info@cronopios.it

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L’iniziativa è realizzata grazie al sostegno di

Si ringrazia