in collaborazione col 
Dipartimento delle Arti Alma Mater Studiorum — Università di Bologna  

Ventesimo Incontro 
dei Dottorati di Ricerca in Discipline musicali

sabato 21 maggio 2016, ore 10,15—13 e 14,45—17,30
Laboratori delle Arti
Bologna, piazzetta P. P. Pasolini 5b (via Azzo Gardino 65)

 

Abstracts

 

Emiliano Battistini (Palermo)
La musica, metafora euristica per l’analisi dell’ambiente sonoro:
Schafer, Mariétan, Krause

Nel campo dei Soundscape Studies si nota la ricorrenza di termini del lessico musicale adibiti a descrivere qualità e configurazione dei suoni dell’ambiente. Se da una parte ciò non sorprende, dato il contributo che musicisti e compositori hanno dato fin dall’inizio all’ecologia sonora, dall’altra merita comunque un’attenta riflessione. Com’è noto, il compositore canadese R. Murray Schafer per parlare dei suoni creati dalla geografia e dal clima di un luogo, che non si possono evitare e che fanno da sfondo a tutti gli altri, utilizza il termine keynote sound, tradotto in italiano con ‘tonica’. Per Schafer, inoltre, il paesaggio sonoro è una composizione musicale di cui siamo allo stesso tempo i compositori e gli esecutori, e il tentativo di armonizzarlo è “l’accordatura del mondo” (riprendendo una delle illustrazioni della Utriusque cosmi historia di Robert Fludd, che raffigura la terra come il corpo di uno strumento musicale accordato da una mano celeste). Dal canto suo, il compositore svizzero-francese Pierre Mariétan pratica un ascolto attento tanto della “musica del luogo” quanto nei luoghi di musica. Se la consideriamo tale, la metafora musicale non vale solo per l’àmbito urbano ma anche per quello naturale: Bernie Krause, musicista e naturalista statunitense, da anni studia e parla della “grande orchestra animale”, indagando sul campo ciò che Maurizio Bettini, in cerca della fonosfera del mondo antico, scopre nei testi greci e latini, l’influenza cioè della voce degli animali e della natura sullo sviluppo della musica umana.
In tutti questi esempi la musica, arte dell’organizzazione dei suoni, è una metafora motivata, in quanto viene utilizzata per parlare di fenomeni sonori organizzati, o che si desidera che lo siano: parlare dei suoni dell’ambiente in termini musicali consente di considerarli sotto determinati aspetti e qualità, incrementandone la conoscenza. In questo senso la metafora musicale è non solo appropriata, ma assume un valore euristico, fino a diventare un vero e proprio strumento semiotico.