in collaborazione col 
Dipartimento delle Arti Alma Mater Studiorum — Università di Bologna  

Ventiduesimo Incontro 
dei Dottorati di Ricerca in Discipline musicali

sabato 26 maggio 2018, ore 10,30-13,15 e 14,45-17,15

Laboratori delle Arti
Bologna, piazzetta P. P. Pasolini 5b (via Azzo Gardino 65)

 

Abstracts

 

Federica Camata (Venezia)
«Il magico timbro è stato catturato con precisione»:
la voce di Eugenia Mantelli nelle incisioni del primo Novecento 

Giovanni Pietro Monesio (1633-1684) fu un prolifico verseggiatore impegnato sul doppio versante della poesia encomiastica e della poesia per musica. Dalle scarse notizie biografiche si apprende che nacque e visse a Roma, fece parte dei circoli letterari più in vista, come l’Accademia degli Infecondi, e fu segretario del cardinal Francesco Maidalchini.

Sebbene la produzione poetica di Monesio tocchi tutti i maggiori generi musicali del suo tempo, come l’opera (La simpatia nell’odio) e l’oratorio (Il figliuol prodigo), è nell’ambito della cantata da camera che i suoi versi incontrarono la più ampia attenzione dei compositori. Delle sue Poesie per musicafece una raccolta, pubblicata a Roma nel 1674, divisa in due parti, La musa seria e La musa famigliare, dedicate rispettivamente all’imperatore Leopoldo I e all’imperatrice-vedova Eleonora di Gonzaga Nevers, dalla quale percepiva uno stipendio annuo. Attraverso tale silloge, unitamente allo studio biografico della figura di Monesio, è possibile ricostruire l’elenco delle intonazioni musicali cantatistiche prodotte sui suoi versi da compositori come Giacomo Carissimi, Luigi Rossi e Carlo Caproli. La comparazione tra testimoni poetici e musicali consente poi di rilevare alcuni procedimenti manipolativi dei testi, che vanno dalle semplici varianti linguistiche per singoli lemmi all’interpolazione di versi o di intere strofe, fino alla centonizzazione, e influenzano a vari livelli il significato del testo musicato. Lo studio della produzione poetica di Monesio offre inoltre un punto di partenza per arricchire le conoscenze riguardanti sia la biografia dell’autore sia il contesto in cui ha operato, in particolare gli ambienti accademici romani e la corte viennese.