Diciottesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Bologna, 21-23 novembre 2014

 

Abstracts

Giuliano Di Bacco (Bloomington, Indiana)
Adam Hochstetter (Bloomington, Indiana)
Il “Thesaurus musicarum latinarum”: piani per il futuro

Creato nel 1990, il Thesaurus musicarum latinarum (TML), archivio di testi teorico-musicali dal III al XVII secolo, è una delle più importanti risorse digitali di interesse musicologico. Ad oggi il TML contiene quasi mille testi teorici in latino (più di sei milioni di parole) corredati da più di 15 mila immagini. Questa presentazione illustra un progetto di modernizzazione che si prefigge di applicare tecnologie e metodi delle Digital Humanities per rispondere a nuove esigenze scientifiche, predisporre nuove forme di collaborazione ed estendere la fruibilità del progetto anche ai non specialisti.

Dal 2012 è in corso una revisione dell’intero contenuto dell’archivio. Ogni trattato viene arricchito di annotazioni editoriali tramite un linguaggio di markup (trasformando i file di testo semplice in file XML, secondo lo standard definito dalla TEI, Text Encoding Initiative) per rendere esplicite, ovvero atte all’elaborazione elettronica, le informazioni su taluni elementi strutturali e semantici dei testi. In particolare, le principali strutture del testo/paratesto (titoli, capitoli, paragrafi, glosse, diagrammi, didascalie ecc.) ed elementi testuali (nomi, luoghi, termini speciali, opere citate, ecc.) vengono individuati e annotati seguendo un vocabolario controllato. Una volta terminato l’arricchimento dell’intero corpus sarà non solo possibile effettuare interrogazioni del corpus più specifiche e mirate, ma saranno anche disponibili nuove modalità di visualizzazione, per esempio rappresentazioni geospaziali, e strumenti di analisi testuale, relazionale (network analysis) e statistica.

Il TML, strumento concepito per localizzare l’uso di un lemma presso un autore, riproduce elettronicamente i testi critici delle edizioni, escludendo (anche per ragioni di copyright) tutti gli apparati, e rende disponibili gli esempi musicali perlopiù come file grafici (quando essi sono codificati, purtroppo lo sono in un codice oggi desueto). Con gli studiosi di teoria musicale orientati sempre più decisamente verso lo studio della circolazione e recezione dei trattati, inclusi gli esempi musicali, è essenziale recuperare l’integrità delle versioni attestate e includere nell’archivio la rappresentazione simbolica della notazione musicale. Per questo il nuovo TML intende incentivare la collaborazione degli studiosi mettendo a disposizione strumenti online per la trascrizione da facsimili digitali, e parimenti offrirà strumenti per la collazione di versioni del medesimo testo o di testi correlati. Per quanto riguarda gli esempi musicali, il TML funge da progetto-pilota per la sperimentazione e perfezionamento della codifica per la notazione musicale recentemente proposta dalla MEI (Music Encoding Initiative, 2012), che in futuro permetterà di interrogare il corpus anche rispetto ad alcuni parametri musicali. Queste funzionalità saranno via via disponibili su un sito complementare, in costruzione, che intende innovare il progetto del TML anche impegnandosi sul fronte della produzione scientifica, specialistica — contributi originali su opere, autori e sulle fonti manoscritte —, ma anche divulgativa e pedagogica, bibliografie e introduzioni ai temi della teoria musicale antica e ai principali testi, i quali saranno via via disponibili anche in traduzione moderna.