Diciottesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Bologna, 21-23 novembre 2014

 

Abstracts

Ingrid Schraffl (Vienna)
Sulla giocosità nel dramma giocoso

La presente relazione, che riprende il tema centrale del mio libro “Opera buffa und Spielkultur”, ha per oggetto un’indagine approfondita dell’elemento ludico dell’opera buffa in base alle teorie antropologiche, filosofiche e psicologiche del gioco. Il repertorio preso in esame è quello del ‘ventennio d’oro dell’opera comica a Venezia’, secondo la definizione che Mario Armellini ha dato degli anni ’70 e ’80 del Settecento. La scelta di Venezia come città campione è motivata dal fatto che allora era non solo una città particolarmente dedita al divertimento, al carnevale e al gioco, ma anche un centro operistico della massima importanza e punto di origine per la diffusione dell’opera buffa in tutta Europa, per cui offre un terreno ideale per una ricerca di questo tipo.

La ludicità del dramma giocoso è un elemento generalmente dato per scontato. Ad eccezione di qualche breve accenno poco approfondito, le teorie del gioco non sono mai state applicate al genere dell’opera buffa. Un’idea vagamente simile si trova nel saggio di Mary Hunter che sviluppa una ‘poetics of entertainment’, una poetica dell’intrattenimento riguardo al repertorio buffo viennese dello stesso periodo. Il divertimento del pubblico – un principio portante del sistema produttivo operistico dell’epoca – è comunque, come dimostrano le mie analisi, strettamente legato al concetto di gioco, che in questa relazione funge da chiave interpretativa del popolarissimo genere dell’opera buffa.

Dopo un’introduzione sul concetto di gioco e sulle relative teorie, il contributo s’incentra sulla trama tipica del dramma giocoso, sul topos della burla e sul comportamento ‘giocoso’ dei personaggi di carattere buffo, analizzati in base alle teorie del gioco in una prospettiva performativa.