Ventesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Bologna, 18-20 novembre 2016

 

Abstracts

Mauro Masiero (Venezia)
La produzione liederistica di Heinrich Albert

Heinrich Albert (Lobenstein, 1604 – Königsberg, 1651) pubblica a Königsberg tra il 1638 e il 1651 otto raccolte di brani musicali che vanno sotto il titolo di Arien oder Melodeyen. Si tratta di alcune tra le primissime testimonianze di Lied a voce sola accompagnata dal basso continuo. 

Nato in una cittadina della Turingia, Albert non ricevette un’educazione musicale formale, ma studiò per un breve periodo con il cugino Heinrich Schütz. Dopo un viaggio in Polonia con una legazione diplomatica olandese, si stabilì a Königsberg e studiò con Johann Stobæus, sino a prenderne il posto di organista titolare nel duomo cittadino dal 1630. Nel giardino della sua abitazione nella capitale della Prussia orientale si riuniva il circolo di poeti denominato Musicalische Kürbishütte, letteralmente “capanna musicale adorna di zucche”. Tra gli esponenti più illustri vi figuravano Robert Roberthin e Simon Dach, quest’ultimo titolare della cattedra di Poesia all’Università Albertina e autore della maggior parte dei testi musicati da Albert.

I testi si rifanno alla riforma metrica e poetica di Martin Opitz, tesa a conferire alla lingua tedesca dignità letteraria (la poesia e la prosa umanistiche tedesche erano infatti esclusivamente neolatine) e a tradurre la naturalezza della lingua parlata all’interno di uno schema metrico: il risultato è un verso accentuativo, in cui si alternano in maniera regolare (talvolta sino alla meccanicità) sillabe atone (Hebungen, arsis) e sillabe toniche (Senkungen, thesis). Non è un caso che tale riforma sia contemporanea alla nascita della moderna battuta musicale accentuativa.

Di Albert ci giungono 191 Lieder, per la maggior parte monodici; molti di essi, nelle ristampe che si susseguirono, furono rielaborati per più voci. Si tratta perlopiù di Gesellschaftslieder, canti di società, ad opera di esponenti del ceto medio-alto borghese, intellettuale e impiegatizio di Königsberg, città che visse in una condizione di pace e prosperità, grazie alla posizione decentrata che la situava al di fuori dai massacri della Guerra dei Trent’anni. 

I Lieder sono scritti in una notazione ibrida tra quella mensurale e il sistema moderno, che risente del passaggio in atto dalla mensuralità alla battuta accentuativa. Anche la condotta armonica, pur essendo ancorata al linguaggio modale, mostra una chiara tendenza verso la funzionalità del sistema armonico-tonale. Paragonato da Hermann Kretzschmar a Giulio Caccini, Albert è tra i primi esponenti del nuovo stile italiano in terra tedesca.