Ventiduesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Bologna, 23-25 novembre 2018

 

Abstracts

Federico Favali (Lucca/New York)
György Ligeti e J.L. Borges: suggestioni e analogie

Negli ultimi decenni sono stati scritti molti libri e saggi sulla genesi delle opere di György Ligeti (1923-2006). Il rapporto della sua musica con la fisica (soprattutto col terzo principio della dinamica), con la geometria frattale e con le opere di M.C. Escher costituisce un ambito di analisi piuttosto battuto. Altri studi hanno anche analizzato diverse caratteristiche extra-musicali presenti nelle sue composizioni.

Tuttavia l’aspetto che merita attenzione, e che fino ad ora non è stato indagato in maniera approfondita, è come le letture di Ligeti abbiano influenzato il suo modo di comporre. Per sua stessa ammissione, lo scrittore argentino Jorge Luis Borges (1899-1986) fu uno dei suoi autori preferiti. Sebbene sia impossibile provare con assoluta certezza il desiderio del compositore di utilizzare alcune tecniche usate da Borges in letteratura, è chiaro che l’ambiente culturale che un artista frequenta influenza la sua produzione.

Nel contributo vengono analizzate le relazioni tra il lavoro dello scrittore argentino e quello del compositore ungherese. La grande produzione di studi analitici sul lavoro di Borges consente uno stretto confronto tra le tecniche narrative da lui utilizzate e le tecniche compositive utilizzate da Ligeti. L’attenzione è focalizzata sulle tecniche per l’apertura di un lavoro, tecniche di sviluppo e tecniche di chiusura. Sono state esaminate separatamente e confrontate, evidenziando tratti comuni, variazioni e differenze. Questo studio vuole aprire un nuovo orizzonte nel contesto dei contributi musicologici sull’opera di Ligeti. Allo stesso tempo, intende anche ampliare la portata degli studi sull’opera di Borges, mettendo in relazione il suo lavoro con la musica.