Accademia delle Scienze di Bologna
in collaborazione con l’Associazione «Il Saggiatore musicale»
Seminario a cura di Giuseppina La Face,
con la collaborazione di Nicola Badolato e Monica Fini
martedì 13 maggio 2025, ore 14:00 – 18:30
Accademia delle Scienze di Bologna
via Zamboni 31
RELATORI
Nicola Badolato (UniBo)
Leggere ed ascoltare un madrigale: “Il bianco e dolce cigno” di Jacques Arcadelt
Anna Giust (UniVr)
Alle origini dello ‘stile russo’:
‘Kalistrat’ di Nikolaj A. Nekrasov musicata da Modest P. Musorgskij
Adriana Guarnieri (UniVe)
L’Oriente nella cultura musicale francese dell’Ottocento:
Victor Hugo e George Bizet
Giuseppina La Face (UniBo – Accademia delle Scienze)
Acqua che circola, acqua che scorre: due Lieder di Franz Schubert
Enrico Reggiani (UniCatt)
Il segreto del ‘Mercante di Venezia’ (1596-98):
Benjamin Britten e la ‘Fancie’ di Shakespeare (1961)
Alessandro Roccatagliati (UniFe)
Norma, Adalgisa e l’amore rammemorato:
«Sola, furtiva al tempio» nel laboratorio Romani–Bellini
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Divulgare la musica – in particolare la musica classica – non è facile. Per almeno due motivi: il linguaggio della musica d’arte non è, in linea di principio, referenziale (ossia non rimanda a realtà esterne); nel contempo esso si fonda su una grammatica e una sintassi difficile da cogliere per il non addetto ai lavori.
Eppure la musica d’arte intrattiene con le altre aree del sapere – linguistico-letteraria, storico-filosofica, scientifico-tecnologica – relazioni numerose, intense e strette. È perciò tanto più deplorevole che nel bagaglio culturale di parecchi concittadini colti i capolavori musicali tengano un posto troppo spesso esiguo.
La Scuola potrebbe fare moltissimo, e in una certa misura lo fa. Ma nell’ordinamento italiano l’educazione musicale si arresta alla Scuola secondaria di primo grado. Le ragazze e i ragazzi del Liceo, fra i 14 e i 18 anni – età delicatissima, cruciale per la formazione intellettuale, estetica e sentimentale della persona –, sono invece tagliati fuori dalla frequentazione delle grandi creazioni musicali.
Il Seminario punta a mostrare come, attraverso percorsi didattici ben congegnati, si possa costruire passo per passo, mediante l’ascolto e una parsimoniosa somministrazione di riferimenti tecnici, una conoscenza musicale accessibile anche ai non alfabetizzati. Nel Seminario si affronteranno brani di musica vocale su testi poetici. La concorrenza di versi e canto può agevolare l’accostamento alla composizione musicale. Si aggiunge un dato operativo propizio: percorsi didattici basati sulla relazione testo/musica possono essere gestiti anche da docenti di altre discipline, in particolare di Lingua e letteratura italiana e di Lingue straniere. In tal senso, il Seminario può rivolgersi fruttuosamente a una platea di docenti delle Scuole secondarie, sia di primo sia anche di secondo grado.
Avvertenza
L’Associazione «Il Saggiatore musicale», che concorre alla realizzazione del Seminario, è riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito come ente accreditato a livello nazionale per la formazione e l’aggiornamento del personale della Scuola ai sensi del d.m. 177/2000 e della direttiva 170/2016.
Per contatti e richiesta dell’attestato di partecipazione:
formazione.saggiatoremusicale@gmail.com.