in collaborazione col 
Dipartimento delle Arti Alma Mater Studiorum — Università di Bologna  

Ventitreesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Abstracts

 


PAOLO SOMIGLI
 (Bolzano)

La produzione per bambini di Virgilio Savona e del Quartetto Cetra: una risorsa preziosa

Fin dalla prima fase della sua attività (1940-41), ancora in formazione unicamente maschile, il Quartetto Cetra individuò nell’allusione a tradizioni culturali ed artistiche diverse uno dei propri elementi caratteristici. Tali riferimenti riguardano vari àmbiti e in primo luogo l’opera italiana, la cinematografia, la letteratura. Alcuni esempi. In La leggenda di Radames (1941), rifacimento di Mr. Paganini di Sam Coslow (1936), l’allusione al personaggio verdiano si traduce in aperta citazione librettistica, ancorché non musicale. Nelle esecuzioni di Vecchia America (1951) sono evidenti i rinvii alla cinematografia western. Nelle trasmissioni “monografiche” di Biblioteca di Studio Uno (1964) tutto il discorso si fonda sulla parodia di celebri capolavori della storia letteraria, filtrati talora da sceneggiati televisivi di successo: emblematico, all’interno della serie, lo sconfinamento di fatto nella storia del cinema mediante La storia di Rossella O’Hara, diretta parodia del film Via col vento (1939), basato a propria volta sull’omonimo romanzo di Margaret Mitchell (1936).
Tali elementi e il loro significato umoristico possono risultare, e di fatto risultano, in larga parte incomprensibili alla maggior parte dei fruitori odierni, e in particolar modo a quanti appartengono alle generazioni più giovani. Essi, tuttavia, nella loro stessa consistenza numerica, suggeriscono una diversa situazione per il pubblico al quale il Quartetto Cetra si rivolgeva: di fatto si presupponeva che tali riferimenti fossero ad esso sufficientemente familiari da non passare inosservati, anzi da poter esser colti ed apprezzati nel loro portato umoristico. Il successo che il Quartetto Cetra incontrò tanto nel teatro di rivista, quanto nella produzione discografica, quanto infine nella partecipazione a programmi televisivi ne era conferma.
La relazione si concentra in particolare su questo aspetto. Dopo aver delineato i tratti dei contesti di produzione e fruizione nei quali il Quartetto Cetra operò e delle rispettive tipologie di pubblico, si analizzano più in dettaglio alcuni esempi di allusione, citazione o parodia mediante documentazione audio-video. A partire da questi esempi viene quindi avanzata una riflessione sia sulle modalità nel ricorso a tali elementi, sia sul ritratto del pubblico che essi di fatto dipingono, sia infine sulle possibilità e le problematiche che essi pongono rispetto ad una riproposta odierna della musica del Quartetto Cetra.