Ventesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Bologna, 18-20 novembre 2016

 

Abstracts

Irene Maria Caraba (Roma)
Giuseppe Giacomo Saratelli e la tradizione del partimento in area veneta

Nel fondo Noseda di Milano è custodita un’interessante collezione di partimenti dal titolo Bassi per esercizio d’accompagnamento all’antico composti da Giuseppe Giacomo Saratelli, organista e compositore. Nato a Padova nel 1714 e allievo di Antonio Lotti, Saratelli fu Maestro del Coro all’Ospedale dei Mendicanti e Maestro di cappella a S. Marco a Venezia. Riconosciuto all’epoca come un protagonista della vita musicale veneziana, rimase famoso per aver scritto un oratorio su libretto di Goldoni, che venne messo in scena nel 1739 col titolo Magdalenae conversio. In questa sede è tuttavia la sua collezione di partimenti ad attirare la nostra attenzione, in quanto esempio di una tradizione rimasta fino ad oggi ancora poco indagata. 

Gli studi condotti finora sul partimento, infatti, si sono concentrati principalmente su fonti napoletane, conservate in numerosi archivi e biblioteche in Italia e all’estero. Eletto strumento ideale per l’insegnamento della composizione già dalla fine del XVII secolo (grazie soprattutto a figure come quelle di Durante e Leo prima, e di Fedele Fenaroli poi), il partimento divenne a Napoli un “metodo” didattico irrinunciabile. 

Tra gli studiosi italiani che si sono dedicati all’argomento, basando le proprie ricerche su fonti principalmente napoletane, si ricordano Giorgio Sanguinetti, che con il suo The Art of Partimento (New York, 2012) ha coronato più di dieci anni di studi sulla materia, e Rosa Cafiero, che fin dal 1993 ha dedicato i propri studi a Napoli e ai suoi conservatori, concentrandosi in molti casi sulla didattica del partimento. Nel panorama internazionale gli studiosi che hanno condotto le proprie ricerche sulla tradizione del partimento sono stati Robert Gjerdingen, Thomas Christensen, Nicoleta Paraschivescu, Maxim Serebrennikov, Bruno Gingras e Peter van Tour. 

Ad integrazione dei lavori condotti dai suddetti studiosi, la presente relazione si è proposta di allargare gli orizzonti della ricerca, promuovendo una preliminare indagine analitica sulla prassi del partimento in area veneta partendo da Giuseppe Giacomo Saratelli e dai suoi Bassi per esercizio d’accompagnamento all’antico. Essi sono stati messi a confronto con altre fonti locali, in particolare con la collezione di partimenti attribuita ad Antonio Lotti e con altre collezioni di partimenti napoletani, con l’intento di individuarne analogie e differenze di tipo metodologico e stilistico.