Vai al contenuto
Il Saggiatore musicale

Il Saggiatore musicale

  • L’Associazione
    • Scopi
    • Statuto
    • Regolamento
    • Organi direttivi
    • Associarsi/Rinnovo quota
  • Il SagGEM
    • Carta d’identità
    • Struttura
    • Commissioni
    • Attività del SagGEM
      • Convegni, Giornate di studio, Tavole rotonde
      • Corsi di formazione per docenti
      • Concerti e spettacoli
    • Aderire al SagGEM
  • Attività
    • Attività recenti e in corso
    • Archivio delle attività
    • Patrocini scientifici
    • Attività dei Soci e delle Socie
    • Bollettino annuale (1996–)
  • Riviste
    • Il Saggiatore musicale
      • Indici
      • Organi della rivista (2021-2023)
      • Organi della rivista (2024-2026)
      • Abbonarsi e collaborare
    • Musica Docta
      • Indici
      • Organi della rivista
  • Pubblicazioni
  • Gocce
    • Presentazione
    • Indice
  • Biblioteca elettronica
    • Testi di Pedagogia e
      Didattica della musica
  • Normativa e Documenti
    • Normativa
    • Documenti
Home page Martini Anna Canto, ricerca, formazione: il caso di ITER Research Ensemble
Aggiornato il Gennaio 21, 2025Gennaio 21, 2025Martini Anna

Canto, ricerca, formazione: il caso di ITER Research Ensemble

Gocce

Se lo scorso 27 aprile vi foste aggirati per il centro storico di Mantova, tra monumenti rinascimentali e bancarelle pullulanti di fiori, vi sareste imbattuti nella Basilica di Santa Barbara. Affacciandovi al portone avreste visto ed udito una ventina di giovani coristi cantare musiche di luoghi ed epoche differenti. La curiosità di ascoltare un concerto nel Tempio gonzaghesco vi avrebbe attirato al suo interno, e mentre una voce registrata diffusa per tutta la basilica vi narrava la storia di antiche melodie, voi avreste dato una lettura al programma di sala.[1] Le particolari scelte musicali vi avrebbero permesso di lì a poco di partecipare ad un vero e proprio viaggio. Ma chi ha ideato questo programma? Un gruppo che nella traduzione latina di “viaggio” ha deciso di identificarsi: ITER Research Ensemble.

Per meglio conoscere la natura di questo gruppo, avreste letto la breve bio riportata nell’ultima pagina del programma, e avreste scoperto come la sua attività si basi su un chiaro obiettivo: “fare ricerca sulla musica che si canta, e cantare la musica su cui si fa ricerca”. Nulla di nuovo: le riflessioni connesse all’artistic research sono ormai da anni al centro di numerosi studi. Vi avrebbe però incuriosito la nascita del gruppo: avreste infatti letto di come le radici di ITER siano da individuare nel Coro Facoltà di Musicologia, il coro di studenti nato in seno al Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia. Si tratta dunque di aspiranti musicologi che nel 2022, prossimi alla conclusione dei loro studi, hanno deciso di fondere un duplice percorso: pratica corale e ricerca musicologica.

Avreste goduto il concerto, e, incuriositi, ne avreste letto il programma, così da scorgere in nota un tratto fondamentale: ogni singolo brano della performance è frutto delle ricerche dei membri di ITER. Questo gruppo ha dunque potenziale didattico e formativo: i giovani che ne fanno parte hanno la possibilità di confrontarsi con colleghi del loro stesso livello, ma con interessi scientifici differenti, che spaziano dal canto liturgico al Novecento storico, alla drammaturgia musicale fino alla produzione di fixed media. Un gruppo eterogeneo in cui “imparare dall’altro” è l’ingranaggio principale di tutto il lavoro, e dove «cantare è un modo per testare, ascoltare, dubitare di quel che si è pensato (o cantato)».[2] La novità di ITER Research Ensemble è dunque legata alla sua natura (per)formativa, al suo essere un luogo in cui giovani musicologi-artisti si confrontano, apprendono e ragionano sulle loro voci, creando prodotti scientifici ed artistici di buon livello ed utili per una carriera professionale – sia essa quella accademica, performativa o di ricerca artistica.

Alla fine del concerto avreste sentito risuonare il “Sicut Cervus” palestriniano, ma dal sapore novecentesco perché eseguito su partiture annotate nella metà del secolo scorso. E sull’Amen conclusivo avreste pienamente compreso che l’esperienza artistica nella quale eravate coinvolti non era un semplice concerto, ma il frutto più complesso di un’esperienza scientifica, corale ed umana ideata nella sua totalità da giovani nel pieno del loro ITER formativo.

Anna Martini
Università di Bologna
Scuola di specializzazione in Beni musicali


[1] Per visionarlo: https://iterensemble.com/eventi/canti-luoghi-fonti-microstorie-di-polifonia-vocale-sacra/
[2] Rebecca Favale, “Ricerca e pratica: due anime per un coro. L’esperienza di ITER Research Ensemble”, Choraliter 73 (2024), p. 35.

Articolo precedente Il contributo di Giorgio Graziosi alla formazione musicale in Italia
Articolo successivo Insegnar col mito nella scuola dell’infanzia

News / Attività recenti

XXIX Colloquio di musicologia del «Saggiatore musicale» ‒ call for papers
Bologna, 21-23 novembre 2025

XXIX Incontro dei Dottorati di ricerca in Discipline musicali
Bologna, 4 giugno 2025

Il patrimonio musicale nella revisione del Codice dei Beni Culturali
Roma, 29 maggio 2025

Leggere i versi ed ascoltar le note: musica e poesia per la didattica
Bologna, 13 maggio 2025

tutte le attività

Patrocini scientifici

Unframing Knowledge: Artistic Research Beyond Theory and Practice – Call for Papers
Napoli, Accademia di Belle Arti, 27-29 ottobre 2025

Musica sacra nell’Anno Giubilare – Call for Papers
Avellino, Conservatorio di musica “Domenico Cimarosa”, 1-5 ottobre 2025

I beni musicali: bilanci e prospettive a vent’anni dal Codice Urbani
Aquileia, Museo archeologico nazionale, 28-29 novembre 2024

VII Convegno di Studi sul repertorio arpistico: Il Notturno
Bologna, Conservatorio di Musica “G. B. Martini”, 12 ottobre 2024

Gocce

Topolino e il melodramma
Davide Pulvirenti

Insegnar col mito nella scuola dell’infanzia
Valentina Monateri – Elisabetta Vaccarone

Canto, ricerca, formazione: il caso di ITER Research Ensemble
Anna Martini

Corsi per docenti

Educazione dei sentimenti con la musica
Corso di formazione on-line per docenti, in collaborazione con il liceo classico coreutico “Gioacchino da Fiore” di Rende, aprile-ottobre 2024

Geometrie sonore
Corso per insegnanti di Scuola primaria e di Scuola secondaria di I e II grado.
In collaborazione con la Fondazione Golinelli
dal 23 ottobre al 13 novembre 2020

«Il Saggiatore musicale»
c/o Dipartimento delle Arti
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
via Barberia 4, 40123 Bologna
fax 051.2092001
 

Donazioni del cinque per mille:
C.F. 92035630372

codice fiscale: 92035630372
partita IVA: 03463641203
Registro delle imprese: REA n. 521420
e-mail: segreteria@saggiatoremusicale.it, saggiatoremusicale@saggiatoremusicale.it
pec: segreteria@pec.saggiatoremusicale.it

Cura del sito web: Valeria Conti
Supporto alla Segreteria: Enrico Scavo

© Copyright 2025 Il Saggiatore musicale. Tutti i diritti riservati.Vilva | Sviluppato da Blossom Themes. Powered by WordPress.