Vai al contenuto
Il Saggiatore musicale

Il Saggiatore musicale

  • L’Associazione
    • Scopi
    • Statuto
    • Regolamento
    • Organi direttivi
    • Associarsi/Rinnovo quota
  • Il SagGEM
    • Carta d’identità
    • Struttura
    • Commissioni
    • Attività del SagGEM
      • Convegni, Giornate di studio, Tavole rotonde
      • Corsi di formazione per docenti
      • Concerti e spettacoli
    • Aderire al SagGEM
  • Attività
    • Attività recenti e in corso
    • Archivio delle attività
    • Patrocini scientifici
    • Attività dei Soci e delle Socie
    • Bollettino annuale (1996–)
  • Riviste
    • Il Saggiatore musicale
      • Indici
      • Organi della rivista (2021-2023)
      • Organi della rivista (2024-2026)
      • Abbonarsi e collaborare
    • Musica Docta
      • Indici
      • Organi della rivista
  • Pubblicazioni
  • Gocce
    • Presentazione
    • Indice
  • Biblioteca elettronica
    • Testi di Pedagogia e
      Didattica della musica
  • Normativa e Documenti
    • Normativa
    • Documenti
Home page Bisoni Claudio La cultura cinematografica nella rete: crisi o rilancio?
Gennaio 19, 2015Gennaio 19, 2015Bisoni Claudio

La cultura cinematografica nella rete: crisi o rilancio?

Gocce

Tutti concordano nel dire che la cultura cinematografica è cambiata nell’epoca del web. Non tutti sono d’accordo sull’entità e il senso del cambiamento. In particolar modo, più ancora che intorno ai film studies di ambito accademico, è intorno al campo della critica cinematografica che si sono coagulate preoccupazioni o speranze di ogni sorta. Ma partiamo appunto dai cambiamenti in atto, che riguardano principalmente due aree.

La prima comprende i discorsi critici, che si moltiplicano e si ibridano sul web. Per esempio, nel caso del format-recensione, assistiamo sia a un aumento delle sottotipologie (micro recensioni, pagine di blog, ecc.) sia a cambiamenti degli elementi interni alle singole recensioni: questi ultimi riguardano la scelta e la dispositio degli argomenti (una maggiore libertà rispetto al passato), il registro discorsivo (sempre più informale).

La seconda area comprende la critica come professione più o meno istituzionalizzata. L’aumento di blog e di altri luoghi on line, in cui si producono discorsi sul cinema, ha portato a una de-istituzionalizzazione della professione. È rilevante che la critica cinematografica sia sempre meno una professione e sempre più un’attività affidata al volontariato culturale. Inoltre, grazie (o a causa) della rete, si assiste a un abbassamento delle barriere di accesso e a un abbassamento delle barriere di apprendimento del mestiere. A ciò corrisponde una ridefinizione della funzione di expertise esercitata dal critico cinematografico. Il critico oggi è affiancato da altri “attori” che aspirano al ruolo di “esperti” capaci di orientare il consumo audiovisivo: si va dai mille critici “fai da te”, che spopolano presso nicchie consistenti di utenti su YouTube, agli algoritmi che, in modo automatico e impersonale, offrono consigli personalizzati d’acquisto (partendo dalle analogie nei profili di consumo tra gli utenti) sui siti di e-commerce come Amazon.

A fronte di ciò gli esperti di settore sembrano essersi divisi classicamente tra apocalittici e integrati. La cosa che però sfugge al gioco delle contrapposizioni è un dato forse banale ma sul quale è utile riflettere: a essere veramente in crisi è l’idea di critica come mestiere retribuito. La diffusione della critica on line ha determinato qualche licenziamento. Difficile negarlo. Si può essere anche più brutali: per un breve periodo della storia culturale occidentale è sembrato ad alcuni possibile guadagnarsi da vivere compilando pareri, interpretazioni e giudizi sui prodotti della cultura di massa. Questa epoca pare finita. Ma sarebbe da chiarire se ciò promani tout court da un malessere della cultura cinematografica. La verità è che la rete, per ora, non ha prodotto l’eclissi della cultura cinematografica tradizionale. Al massimo ha affiancato la cultura tradizionale mandandone in crisi alcune cinghie di trasmissione. Possiamo quindi concludere sottoscrivendo, anche per la critica del cinema, la semplice constatazione di Noël Carroll riguardo la critica d’arte: “There is probably more art criticism being produced and consumed now than ever before in the history of the world”.

Claudio Bisoni

Professore associato di Storia e metodologia della critica cinematografica

Dipartimento delle Arti – Università di Bologna

Articolo precedente Critica cinematografica: scomparsa o adattamento?
Articolo successivo L’ascolto musicale nell’era 2.0. L’esperienza di un social network

News / Attività recenti

XXIX Colloquio di musicologia del «Saggiatore musicale» ‒ call for papers
Bologna, 21-23 novembre 2025

XXIX Incontro dei Dottorati di ricerca in Discipline musicali
Bologna, 4 giugno 2025

Il patrimonio musicale nella revisione del Codice dei Beni Culturali
Roma, 29 maggio 2025

Leggere i versi ed ascoltar le note: musica e poesia per la didattica
Bologna, 13 maggio 2025

tutte le attività

Patrocini scientifici

Unframing Knowledge: Artistic Research Beyond Theory and Practice – Call for Papers
Napoli, Accademia di Belle Arti, 27-29 ottobre 2025

I beni musicali: bilanci e prospettive a vent’anni dal Codice Urbani
Aquileia, Museo archeologico nazionale, 28-29 novembre 2024

VII Convegno di Studi sul repertorio arpistico: Il Notturno
Bologna, Conservatorio di Musica “G. B. Martini”, 12 ottobre 2024

Cultura accademica e arti performative: un dialogo sulla Terza Missione
Torino, 21 giugno 2024

Gocce

Topolino e il melodramma
Davide Pulvirenti

Insegnar col mito nella scuola dell’infanzia
Valentina Monateri – Elisabetta Vaccarone

Canto, ricerca, formazione: il caso di ITER Research Ensemble
Anna Martini

Corsi per docenti

Educazione dei sentimenti con la musica
Corso di formazione on-line per docenti, in collaborazione con il liceo classico coreutico “Gioacchino da Fiore” di Rende, aprile-ottobre 2024

Geometrie sonore
Corso per insegnanti di Scuola primaria e di Scuola secondaria di I e II grado.
In collaborazione con la Fondazione Golinelli
dal 23 ottobre al 13 novembre 2020

«Il Saggiatore musicale»
c/o Dipartimento delle Arti
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
via Barberia 4, 40123 Bologna
fax 051.2092001
 

Donazioni del cinque per mille:
C.F. 92035630372

codice fiscale: 92035630372
partita IVA: 03463641203
Registro delle imprese: REA n. 521420
e-mail: segreteria@saggiatoremusicale.it, saggiatoremusicale@saggiatoremusicale.it
pec: segreteria@pec.saggiatoremusicale.it

Cura del sito web: Valeria Conti
Supporto alla Segreteria: Enrico Scavo

© Copyright 2025 Il Saggiatore musicale. Tutti i diritti riservati.Vilva | Sviluppato da Blossom Themes. Powered by WordPress.