in collaborazione col 
Dipartimento delle Arti Alma Mater Studiorum — Università di Bologna  

Ventesimo Incontro 
dei Dottorati di Ricerca in Discipline musicali

sabato 21 maggio 2016, ore 10,15—13 e 14,45—17,30
Laboratori delle Arti
Bologna, piazzetta P. P. Pasolini 5b (via Azzo Gardino 65)

 

Abstracts

 

Alessandro Turba (Milano)
“Giulio Cesare”, ossia la ‘Nona canzone’ di G. F. Malipiero


Giulio Cesare
(1936) è considerata l’opera con cui Gian Francesco Malipiero, dopo il fiasco de La favola del figlio cambiato (1934), si rifece una “verginità” agli occhi del pubblico e del regime, abiurando alla propria estetica anti-operistica e adottando una tematica cara allo stesso Mussolini. «Non per questo una corretta metodologia ascriverà l’intera opera allo stesso àmbito estetico» del fascismo, auspicava Fiamma Nicolodi una trentina d’anni fa. Quindi, senza con ciò voler ridimensionare revisionisticamente questo contributo di Malipiero alle logotecniche del regime (il quale, proprio all’alba dell’avventura imperiale, rinfocolò ulteriormente il culto della romanità), il presente intervento tiene conto, tra l’altro, anche del sopravvenuto dibattito critico intorno a una “estetica della Resistenza”, sollevato tra gli anni ’80 e ’90 a proposito del Friedenstag di Richard Strauss (1938).
Come si sa, la critica si è chiesta se il Julius Caesar di Shakespeare (1599) sia da considerare come la tragedia dell’eroe eponimo oppure di Bruto e Cassio. La chiave di lettura offerta da Malipiero – autore della traduzione che sta alla base del libretto – è semmai quella che decifra il dramma shakespeariano come una “tragedia della storia” e interroga, non da ultimo, il rapporto tra l’artista e il potere, laddove il compositore veneziano trova un alter ego nel personaggio di Cinna il poeta. In questo senso, a latere delle deroghe dal plot originale e delle altrettanto significative interpolazioni extra-shakespeariane, l’analisi drammaturgico-musicale qui proposta intende mettere in luce la complessa, “autoreferenziale” intertestualità della partitura teatrale del Giulio Cesare