Diciottesimo Colloquio di Musicologia
del «Saggiatore musicale»

Bologna, 21-23 novembre 2014

 

Abstracts

Raffaele Pinelli (Nizza / Roma / Grenoble)
Voci armoniche: analisi e riflessioni sulle ance metalliche in Italia

Il recente studio intitolato “Gli aerofoni meccanici a mantice nel corpus brevettuale italiano: prime analisi e nuove prospettive di ricerca” (Raffaele Pinelli, 2014) ha per la prima volta esaminato i brevetti, a partire dal 1855 e sino ai nostri giorni, inerenti a una specifica classe organologica di strumenti musicali, ai loro accessori e ai loro processi di produzione, presenti nei fondi Brevetti, Modelli e Marchi italiani. L’analisi condotta, partendo dalla disamina quantitativa, qualitativa e diacronica delle privative delle ‘scatole del vento’, ha mostrato come tale raccolta sia la principale, per genere e per numero, dell’intero corpus brevettuale italiano afferente agli strumenti musicali.

Da un’ulteriore e più recente disamina delle 766 privative emerse e pertinenti ai ‘mantici sonori’ è stato riscontrato come solo il 5% sia riconducibile alle ance, principio acustico alla base di tali strumenti musicali. Se da una parte il suddetto dato è in controtendenza rispetto al numero totale di depositi registrati, dall’altra esso è in linea con le tendenze geografiche che vedono il Distretto Industriale Plurisettoriale di Recanati-Osimo-Castelfidardo come il principale polo produttivo e innovativo italiano per la realizzazione di strumenti musicali, la cui storia ha avuto inizio proprio con la fondazione nel 1863 della prima azienda manifatturiera di organetti in Italia.

Come mai, pertanto, la R&S ha coinvolto così marginalmente questo specifico àmbito di produzione, nonostante l’elevato tasso di specializzazione della manodopera degli artigiani-operai marchigiani e l’elevata concentrazione di aziende manifatturiere nel territorio?

Attraverso la disamina diacronica, quantitativa e qualitativa dei brevetti delle ance, l’intervento intende rispondere innanzitutto a tale quesito, dimostrando come lo studio delle fonti brevettuali possa contribuire alla ricostruzione della storia produttiva delle ‘voci armoniche’ in Italia. Al contempo, con l’ausilio dell’approccio emico all’indagine, si dimostrerà anche come attraverso tali ricerche sia possibile offrire l’occasione per una riflessione più ampia utile a suscitare possibili nuovi impulsi nell’odierno comparto produttivo manifatturiero.

L’analisi compiuta, volendo in parte estendere le ricerche realizzate sia nell’àmbito musicologico dall’italiano Francesco Giannattasio e dal francese Pierre Monichon, sia in quello socio-economico da Roberto Giulianelli, si propone di offrire un contributo agli studi organologici e musicologici attraverso l’applicazione di un metodo che possa essere applicato, allorché considerato coerente, per lo studio di ulteriori strumenti musicali.