Lo scrigno della musica: un progetto interdisciplinare sul patrimonio artistico modenese

Lo scrigno della musica è un progetto inclusivo, laboratoriale e interdisciplinare rivolto alle scuole primarie e finalizzato alla valorizzazione del patrimonio artistico modenese. Ideato in collaborazione con il festival Grandezze & Meraviglie di Modena e realizzato presso la scuola primaria “C. Menotti” di Villanova (MO), il percorso si articola in trenta ore, di cui otto dedicate a uscite didattiche.

Dopo aver montato e decorato, a partire da una scatola bianca tipo IKEA, il proprio scrigno, identificato da tutti come il custode di oggetti preziosi e importanti da conservare, gli alunni sono stati portati alla scoperta di quattro manufatti: un manoscritto musicale, un dipinto con strumenti musicali, un progetto di macchina teatrale e un clavicembalo di marmo. Su ognuno di questi oggetti sono state scandite le fasi del percorso e pianificato lo sviluppo della tematica a esso collegata.

Il manoscritto ha consentito di ripercorrere la storia e lo sviluppo della notazione musicale. Attraverso la visione e il commento di notazioni in campo aperto, quadrate e mensurali, ci si è soffermati sulle caratteristiche e le finalità di ciascuna scrittura, utilizzando alcune immagini tratte da testimoni manoscritti, anche riccamente decorati, conservati presso la Biblioteca Estense di Modena. 

Il dipinto, tratto dalla collezione della Galleria Estense della medesima città, è stato impiegato fin dall’inizio del progetto per conferire una cornice storica al percorso ed esplorare i luoghi e le funzioni della musica nella Modena barocca. Allo stesso modo, gli affreschi del Palazzo Ducale di Sassuolo sono stati usati per collocare la musica tra le ‘delizie’ della vita fuori città.

Il progetto di una macchina teatrale, conservato presso l’Archivio di Stato di Modena, è stato invece la chiave d’accesso al melodramma, spettacolo fra i più affascinanti. Grazie ai costumi, alle scenografie, ma soprattutto alla musica, gli alunni hanno potuto comprendere e riflettere sulle caratteristiche dell’opera barocca e, per mezzo di un’attenta didattica dell’ascolto, sono entrati in contatto con le passioni che essa esprime.

Il clavicembalo di marmo, simbolo dello stupore provocato dalla Wunderkammer ducale, ha permesso di affrontare lo studio degli strumenti musicali, sia quelli ‘comuni’, conservati presso la collezione del Museo Civico di Modena, sia quelli ‘meravigliosi’, come gli strumenti di marmo di Michele Antonio Grandi o quelli intagliati da Domenico Galli nella Galleria Estese. Particolare attenzione è stata data alla produzione del suono attraverso esperimenti con il diapason e le piastre di Chladni, al fine di riflettere sulle caratteristiche e i timbri dei diversi strumenti con ascolti mirati e diversificati.

Gli ‘scrigni’, mai dimenticati, sono stati riempiti con “reinterpretazioni personali” dei vari oggetti presentati. Gli alunni, dopo aver affrontato ogni sezione del progetto, hanno prodotto una propria versione degli oggetti trattati: un oggetto comune reinventato in chiave ‘stupefacente’, un costume teatrale nato dai colori e dalle piume di quello barocco o ancora la propria pagina di musica.

Le attività laboratoriali e le uscite didattiche all’Archivio di Stato e al Palazzo dei Musei di Modena hanno consentito di verificare l’apprendimento degli alunni, i quali, posti davanti a oggetti analoghi a quelli affrontati in classe, sono stati in grado di riconoscerne e spiegarne le caratteristiche, e in certi casi di reinventare gli oggetti sulla base del modello appreso.

Matteo Giannelli

Docente a progetto

Scuola primaria “C. Menotti”, Villanova (Modena)

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