La rubrica “Gocce”: per una consapevolezza dei problemi nella trasmissione del sapere

“Gocce” è una rubrica creata nel 2012 in seno a «Musica Docta», la rivista digitale di pedagogia e didattica della musica promossa e realizzata congiuntamente dall’associazione «Il Saggiatore musicale» e dal Dipartimento delle Arti di Bologna. È una rubrica di stampo politico: ha lo scopo di approfondire il tema della trasmissione del sapere – prima di tutto musicale, ma non solo – e il suo rapporto con la politica, le istituzioni, la società, l’economia. Il progetto nasce dall’esigenza di alimentare la consapevolezza che la trasmissione del sapere comporta dei problemi, non solo a scuola, ma anche all’università e nelle sfere più diverse della società.

Dal 2012 al 2016 sono state distillate oltre 50 “gocce”, brevi testi di 2500-2800 battute, stilati da musicologi, ricercatori, docenti, operatori culturali, studiosi di varie discipline. Gli autori, impegnati in modi diversi nella pedagogia e nella didattica di area umanistica, sono stati invitati ad affrontare un singolo problema o un aspetto parziale di esso. Ciò che contraddistingue questi brevi interventi è la prospettiva da cui vengono osservati i fatti pedagogici: gli autori non trattano questioni di pedagogia teoretica, astratta dalla realtà delle sue applicazioni, ma pongono l’accento sui problemi pratici, gli ostacoli, i limiti, i difetti dei sistemi educativi con cui la trasmissione del sapere deve fare i conti. Ogni «goccia» ha quindi il compito di sollevare dubbi, incrinare certezze, stimolare riflessioni. Nasce da un pensiero dell’autore – cui segue a volte anche una presa di posizione – di fronte a un evento (per esempio il conferimento del premio Nobel a Bob Dylan), una consuetudine delle nuove generazioni (ascoltare musica su ipod o fare i selfie), un paradosso nelle disposizioni ministeriali in termini di formazione, o ancora una contraddizione nelle decisioni politico-economiche che investono l’università. Ogni “goccia” ha per oggetto la realtà attuale in cui versano lo studio, la ricerca, la trasmissione del sapere.

Affinché anche le osservazioni più critiche possano animare un dibattito proficuo e costruttivo, gli estensori talvolta accostano allo spirito indagatore e pungente una punta di ironia. In alcuni contributi vengono affrontate questioni ampie, d’interesse generale (confronto fra diversi sistemi scolastici), in altri problematiche solo apparentemente marginali (le politiche biblioteconomiche e museali). Tuttavia, seppur nella varietà degli argomenti e degli approcci, ciascun testo richiama uno degli obiettivi fondamentali dell’iniziativa: sensibilizzare tutti gli attori coinvolti nei processi educativi nei confronti delle tematiche relative alla trasmissione del sapere.

Questo atteggiamento intrinsecamente militante nasce dalla convinzione, espressa nella goccia inaugurale del gennaio 2012, che solo un’attenzione per le problematiche relative alla trasmissione del sapere da parte di tutti gli “addetti ai lavori”, e la conseguente costruttiva cooperazione, possano garantire un prospero futuro alla nostra e alle altre discipline. La creazione di una consapevolezza personale e condivisa gioverà a una miglior presa di coscienza e di controllo del mondo in cui operiamo e permetterà di formulare soluzioni efficaci nella società in cui viviamo.

È dunque nella convinzione della sua efficacia che, dopo una pausa di due anni, il progetto verrà a breve ripreso con la pubblicazione più o meno assidua di altre “gocce”. Ogni “goccia” sarà un piccolo spaccato di realtà, uno scorcio sull’attualità che ci circonda, un farmaco contro l’apatia e una vitamina per il pensiero critico, da assumere con regolarità.

Valeria Conti, Federico Lanzellotti

Dottorandi in Arti visive, performative, mediali

Dipartimento delle Arti – Università di Bologna

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