Per una fruizione consapevole della musica: un laboratorio di ascolto

Apprendere ad ascoltare la musica è il primo passo per conoscerla e apprezzarla. Senza i necessari presupposti culturali, la musica d’arte fa fatica ad essere compresa. Ne consegue che spesso, anche nelle aule universitarie, l’esecuzione di un brano musicale può generare non tanto curiosità e interesse ma diffidenza, noia, o peggio, indifferenza. C’è più che altro l’abitudine ad ascoltare superficialmente, senza quindi beneficiare di una partecipazione attiva e di una elaborazione più profonda del significato di una composizione.

Per avvicinare alla musica studenti con o senza una specifica formazione, nel 2022 presso il Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e Studi Culturali dell’Università degli Studi di Messina si è dato vita ad un laboratorio di ascolto musicale. Concepito come uno spazio di condivisione e di confronto, il laboratorio ha voluto accompagnare gli studenti all’ascolto ragionato della musica, fornendo al contempo gli strumenti di base per apprendere gli elementi del linguaggio musicale di epoche, generi e compositori differenti.

Dal repertorio di riferimento (la musica di tradizione colta dal XVIII al XIX secolo) è stata estrapolata una selezione di composizioni con lo scopo di programmare un percorso didattico organizzato in otto incontri di due ore ciascuno, ognuno dei quali su una tematica specifica:

–   Introduzione all’ascolto musicale; principali strutture musicali;
–   Il linguaggio sinfonico e il ‘suono’ della grande orchestra;
–   Composizioni per strumento solista;
–   La musica da camera e da salotto;
–   Forme della poesia per musica;
–   Descrittivismo e musica a programma;
–   Il nazionalismo musicale e la riscoperta della tradizione popolare nella musica colta;
–   Tra classica e jazz: influenze e contaminazioni.

Per allenare l’orecchio e la mente a cogliere ogni aspetto sonoro, ciascun incontro è stato suddiviso in quattro sezioni dedicate rispettivamente a (1) brevi introduzioni storico-analitiche utili ad una contestualizzazione storica pertinente; (2) ascolto guidato dei brani selezionati con la ripetizione di segmenti chiave per consentire agli studenti di assimilare meglio il discorso musicale, di ricordare e di fare valutazioni più informate; (3) discussione collettiva; (4) test di verifica e di rielaborazione.

Il maggiore obiettivo perseguito è stato quello di sviluppare un ascolto consapevole e favorire un processo di alfabetizzazione musicale, rendendo maggiormente accessibile l’approccio alla musica e alla comprensione della sua evoluzione storica.

Attraverso le attività di ascolto gli studenti sono riusciti progressivamente a identificare gli elementi costruttivi del linguaggio musicale, quali melodia, armonia, ritmo, timbro; riconoscere il suono degli strumenti e le diverse formazioni musicali; comprendere la forma di un brano e la sua struttura; identificare gli elementi melodici ricorrenti; utilizzare un lessico appropriato; approcciarsi alla musica con senso critico.

Angela Fiore
Ricercatrice a tempo determinato

Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali
Università di Messina

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